LE IMMAGINI IN TERAPIA: l’uso della foto come racconto di sè

12 Dicembre, 2016

“Chi sono?”
fototerapia

Ci sono dei momenti nel corso della propria vita in cui si sente il bisogno di porsi questo interrogativo.

Relazioni che finiscono, cambi di lavoro, passaggi evolutivi … ed ecco che dentro nasce il bisogno di fare un riepilogo di dove si è arrivati, di cosa si è costruito, di cosa non è andato a buon fine, di cosa desidero per me in un futuro.

“Chi sono?”, è una domanda che alcune persone portano in terapia, cercare di dare un significato al cammino fatto fino ad ora e ricomporre il senso del proprio viaggio. A volte è possibile recuperare questo senso usando le immagini o le foto personali.

Quante volte è capitato di mostrare le foto di una vacanza ad amici e parenti per permettere loro di vivere il senso pieno del viaggio fatto? Oppure di girare le pagine di un album riscoprendo momenti e ricordi dimenticati? Di riguardare una vecchia foto e ricontattare vecchie emozioni o riscoprirne delle nuove?

L’immagine narra una parte di noi. Attraverso le foto personali o attraverso nuove immagini che mi colpiscono o a cui attribuisco un significato particolare, posso raccontarmi in modo diverso, più profondo. Attraverso il racconto delle storie della propria vita è possibile costruire i nessi, i significati personali, i ponti e le incongruenze tra le proprie esperienze vissute, aumentando la consapevolezza rispetto a se stessi e alla famosa domanda iniziale: chi sono?

In contesto terapeutico, la narrazione di sé attraverso l’uso di foto o immagini personali, permette di esplorare i propri significati da un nuovo punto di vista. L’uso delle immagini infatti favorisce il canale percettivo, permettendo di elaborare lo stesso evento in modo anche completamente diverso, aprendo nuove connessioni e quindi anche un nuovo modo di guardare a sé stessa e al mondo.