“Chi sono?”
Ci sono dei momenti nel corso della propria vita in cui si sente il bisogno di porsi questo interrogativo.
Relazioni che finiscono, cambi di lavoro, passaggi evolutivi … ed ecco che dentro nasce il bisogno di fare un riepilogo di dove si è arrivati, di cosa si è costruito, di cosa non è andato a buon fine, di cosa desidero per me in un futuro.
“Chi sono?”, è una domanda che alcune persone portano in terapia, cercare di dare un significato al cammino fatto fino ad ora e ricomporre il senso del proprio viaggio. A volte è possibile recuperare questo senso usando le immagini o le foto personali.
Quante volte è capitato di mostrare le foto di una vacanza ad amici e parenti per permettere loro di vivere il senso pieno del viaggio fatto? Oppure di girare le pagine di un album riscoprendo momenti e ricordi dimenticati? Di riguardare una vecchia foto e ricontattare vecchie emozioni o riscoprirne delle nuove?
L’immagine narra una parte di noi. Attraverso le foto personali o attraverso nuove immagini che mi colpiscono o a cui attribuisco un significato particolare, posso raccontarmi in modo diverso, più profondo. Attraverso il racconto delle storie della propria vita è possibile costruire i nessi, i significati personali, i ponti e le incongruenze tra le proprie esperienze vissute, aumentando la consapevolezza rispetto a se stessi e alla famosa domanda iniziale: chi sono?
In contesto terapeutico, la narrazione di sé attraverso l’uso di foto o immagini personali, permette di esplorare i propri significati da un nuovo punto di vista. L’uso delle immagini infatti favorisce il canale percettivo, permettendo di elaborare lo stesso evento in modo anche completamente diverso, aprendo nuove connessioni e quindi anche un nuovo modo di guardare a sé stessa e al mondo.